Campanule blu e salvia dei prati azzurra, silene dioica rosa, ranuncoli bulbosi gialli e silene bianca: i prati fioriti sono un piacere per gli occhi e, allo stesso tempo, un habitat insostituibile per gli insetti impollinatori come farfalle, api selvatiche e sirfidi, ma anche per anfibi, uccelli e piccoli mammiferi. Nessun altro ambiente al mondo ospita così tante specie vegetali in uno spazio così ristretto.
Un tempo i prati fioriti erano molto diffusi in Alto Adige, frutto di un’agricoltura tradizionale e sostenibile. I fiori si sono adattati ai ritmi regolari dello sfalcio: senza taglio, infatti, non riuscirebbero a sopravvivere. Oggi però, questo prezioso ecosistema è minacciato dai tagli troppo frequenti e precoci, dall’uso eccessivo di fertilizzanti e dalle risemine dei prati.
Il Burgraviato vuole invertire questa tendenza e partecipa al progetto Prati fioriti, promosso dalla Federazione Ambientalisti Alto Adige in collaborazione con il Centro di Sperimentazione Laimburg, l’associazione Sortengarten Südtirol e l’Istituto per l’ambiente alpino di Eurac Research. Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bolzano e si avvale anche della collaborazione dell’associazione Filiera Futura.
L’obiettivo è trasformare prati incolti e superfici erbose in prati ricchi di specie floreali, aumentando la biodiversità anche all’interno dei centri abitati.
Sono nove i comuni attualmente coinvolti nel Burgraviato: Merano, Caines, San Leonardo in Passiria e Nalles hanno seminato in autunno 2024, mentre Parcines, Lagundo, Naturno e Lana hanno fatto la semina questa primavera; Proves si aggiungerà in autunno. I comuni individuano le aree adatte, provvedono alla semina e alla cura delle superfici. Ricevono gratuitamente consulenza e sementi locali, selezionate in base alla zona.
Lo sfalcio è utile ai fiori, se avviene al momento giusto e le piante hanno potuto produrre semi maturi. Esistono diverse strategie per ridurre l’impatto dello sfalcio sugli insetti ed altri animali: usare falciatrici a lama invece di decespugliatori e trinciatrici, alzare il più possibile l’altezza di taglio e procedere lentamente I prati che in autunno non vengono falciati, o solo parzialmente, rappresentano un importante rifugio invernale per gli insetti. Per questo motivo si lascia un bordo lungo una siepe o una parte poco visibile del prato non sfalciato fino alla primavera, come luogo di svernamento per molti piccoli insetti e le loro larve.
Anche nel proprio giardino è possibile creare una striscia fiorita. Tutte le indicazioni pratiche sono raccolte nella “Guida ai prati fioriti”, scaricabile dal sito www.blumenwiesen-pratifioriti.bz.it/it/institutionen. Fondamentale è scegliere sementi adatte, preferibilmente specie spontanee provenienti dalla stessa regione biogeografica. Più vicini sono i luoghi di raccolta e semina, meglio è. Informazioni e consulenza sono disponibili presso l’associazione Sortengarten Südtirol e.O. (www.sortengarten-suedtirol.it), l’Ufficio Natura, il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige o nei mercati locali di sementi che si tengono regolarmente in molti comuni. Le sementi locali disponibili vengono raccolte a mano o in piccole quantità e non sono ancora in commercio.
Così, grazie alla collaborazione tra cittadini e amministrazioni, nascono habitat preziosi – e bellissimi da vedere!